ritorno ancora
su questo ponte d’archi
e di pietra antica
ritrovo orme logore di vento
versi accennati
sulle pagine ingiallite
d’ un taccuino nero
[parole seminate nel silenzio]
avvolge
questo intreccio
di acqua opaca
e di sguardi persi
movimenti fluidi
tra piloni solitari
e radici orfane di verde
[sospiri rapiti dal tormento]
gocce che gonfiano le vene
della corrente inquieta
tra sole ed ombre
osservo i confini
di pensieri in fuga
oltre quel punto di mezzo
incastro di geometria arcana
più oltre
sopra quella traccia
di argilla e ferro
[dubbi lasciati alla storia]
c’è una croce
no...
forse è una spada!
e di pietra antica
ritrovo orme logore di vento
versi accennati
sulle pagine ingiallite
d’ un taccuino nero
[parole seminate nel silenzio]
avvolge
questo intreccio
di acqua opaca
e di sguardi persi
movimenti fluidi
tra piloni solitari
e radici orfane di verde
[sospiri rapiti dal tormento]
gocce che gonfiano le vene
della corrente inquieta
tra sole ed ombre
osservo i confini
di pensieri in fuga
oltre quel punto di mezzo
incastro di geometria arcana
più oltre
sopra quella traccia
di argilla e ferro
[dubbi lasciati alla storia]
c’è una croce
no...
forse è una spada!
©”oltre” di Lorenzo de Vanne [riproduzione vietata]
Poesia
tratta dalla raccolta “Oltre” del 2011, pubblicata sul mio blog di Splinder
“Tracce di un’anima” il 2 aprile 2011